Impossibile? Non del tutto. La possibilità che uno di questi “mostri dello spazio” si avvicini alla Terra è remota, ma esiste. Quando un giorno vedremmo apparire una, due o dieci comete, allora dovremmo iniziare a preoccuparci. Infatti questo straordinario spettacolo potrebbe rilevarsi il primo segno dell’arrvio imminiente di un buco nero. Purtroppo uno degli oggetti più affascinanti, inquetanti e stupefacenti del cosmo un giorno potrebbe venire a farci visita. I calcoli fatti dagli scienziati ipotizzano che nella vita di una galassia ci sia il 20% di possibilità che una sua stella “incontri” un buco nero. Per avvistarlo, dobbiamo tenere conto che essendo un buco nero non emette alcun tipo di radiazione e quindi nel cielo risulterebbe invisibile. D’altra parte però il “black hole”, grazie al suo campo gravitazionale, distorce la luce delle stelle che si trovano dietro di lui e fa sì che sembrino in una posizione diversa rispetto a prima.
Dopo averlo avvistato il nostro destino si giocherebbe in base alla rotta seguita da questa minaccia cosmica. Se venisse dritta verso di noi, ci sarebbe poco da fare, nel giro di poche settimane il nostro pianeta verrebbe catapultato fuori dal sistema solare, oppure inghiottito dal mostro. Se invece il buco nero ci “sfiorasse” le conseguenze sarebbero comunque disatrose. La sua forza di gravità altererebbe l’orbita terrestre e riscalderebbe il pianeta rendendolo inabitabile per l’uomo.
Ma qual è la probabilità che un buco nero si avvicini al nostro pianeta? A questa domanda ha risposto Alessandro Marconi, insegnante di Astrofisica relativistica all’università di Firenze “Considerando che nella via Lattea i buchi neri sarebbero circa 10 milioni, cioè 1.000 volte più rari delle stelle, la probabilità che un fenomeno come questo avvenga sarebbe di 2 su 1000 miliardi!” quindi per il momento possiamo stare tranquilli.
Lorenzo Bocchio, IC
