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CaMPARI: PROTEINA ILLUMINA IL CERVELLO

Non fatevi ingannare dal suo nome “CaMPARI”, né dal suo colore rosso fuoco, perché con il superalcolico veneto non ha nulla a che fare. La nuova proteina sviluppata in America ha già rivoluzionato lo studio del cervello. Questa volta non sono i calici a tingersi di rosso, ma i neuroni di piccole “cavie” da laboratorio. Una vera innovazione sia per gli scienziati che potranno osservare gli atteggiamenti animali che per i piccoli protagonisti degli studi che, finalmente, non saranno più costretti a rimanere sotto i microscopio.

Al Howard Hughes Medical Institute, i ricercatori statunitensi hanno sviluppato una nuova proteina fluorescente per osservare in diretta il cervello. Si tratta di una sostanza che lo illumina tingendo di rosso i neuroni in attività. Il suo nome non è legato al famoso aperitivo italiano, ma si tratta di un acronimo, Calcium-Modulated PhotoActivatable Ratiometric Integrator.

Una vera novità per i laboratori di analisi che, grazie al “CaMPARI”, potranno avere una visione molto più dinamica e ampia rispetto ad un normale microscopio. Infatti, come afferma il ricercatore Loren Looger, ”La cosa più utile di questa tecnologia è che l’organismo da studiare non deve essere sotto il microscopio. Ora possiamo visualizzare l’attività neurale nelle larve di moscerini che si muovono su una superficie o nei pesci che nuotano in un recipiente”.

Chissà che gli inventori del CaMPARI non abbiano pensato ai poveri animali e alla loro situazione durante l’analisi!

La proteina è stata creata per funzionare solamente se illuminata da raggi violacei.

Una volta attiva all’interno della cellula nervosa, la molecola fluorescente cambia colore passando dal verde al rosso. Ciò accade quando si verifica un cambiamento della concentrazione di calcio, segnale che indica un avvenuta accensione del neurone.

Le prime testimonianze del successo del CaMPARI vedono come protagonisti i circuiti nervosi di larve di pesce zebrafish che si attivano quando devono nuotare in vortici di acqua o avvertono caldo e freddo. Sono immagini sorprendenti pubblicate sulla rivista Science che di sicuro rivoluzioneranno lo studio neuroscientifico.

Possiamo chiamarla anche “rosso passione”, visto che la riuscita del suo sviluppo non soltanto consente di ricostruire i circuiti nervosi alla base dei comportamenti degli animali, ma in futuro permetterà di capire atteggiamenti più complessi come il corteggiamento. E chissà cosa si scoprirà sull’amore tra specie diverse da noi…

L’eccezionale risultato ottenuto è ancora una volta frutto del prodigioso progresso della scienza. Quale nuova importante scoperta dobbiamo aspettarci dagli scienziati ancora non lo sappiamo, ma viste le tecnologie utilizzate lo sapremo sicuramente molto presto.

Fonti: http://www.ansa.it/scienza

Foto: http://www.ansa.it/scienza

Karolina ArsoV
II D

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