Astronomia Lo sapevi che...

Segnali di vita

La settimana prima di Natale è arrivata la notizia: anche il rover Curiosity della NASA ha riscontrato tracce di metano su Marte, principale gas prodotto dalla decomposizione di materiale organico e quindi segnalatore della vita.  Il metano (CH4) si può produrre per tre motivi: dall’attività biologica, da attività vulcanica e geologica. Attualmente non è possibile determinare in maniera sicura l’origine del metano marziano ma il rover ci ha dato, per così dire, un indizio. Infatti Curiosity è atterrato nei pressi del cratere Gale su Marte e gli scienziati sono sicuri che questa zona di Marte non è mai stata interessata da attività vulcanica. Questo esclude una delle fonti di metano restringendo il cerchio sulle altre due. Nonostante ciò è ancora presto per cantare vittoria poiché tutte le precedenti missioni della NASA su Marte, come Spirit ed Opportunity, avevano già confermato la presenza di metano sul pianeta rosso, come anche su molti altri pianeti e satelliti del sistema solare. Ma i dati precedentemente raccolti mostravano una concentrazione estremamente bassa del gas in questione. Questa volta il rover Curiosity ha stupito gli scienziati mostrando come nei pressi del Cratere Gale sia presente una concentrazione di metano ben dieci volte maggiore rispetto ai valori precedentemente registrati in altri siti. Troppo presto per definire la ricerca conclusa: sebbene le concentrazioni siano straordinariamente alte per Marte, sono ben 100 volte minori rispetto alle concentrazioni sulla Terra, il pianeta della vita. Per avere ulteriori e anche più dettagliate informazioni bisognerà aspettare la missione dell’ESA (European Space Agency) che,  in collaborazione con la NASA , porterà sulla superficie di Marte il rover ExoMars .

LA MISSIONE

Con la missione Mars Science Laboratory (MLS) la NASA prospetta di stabilire se effettivamente sul pianeta Marte c’è o perlomeno c’era vita. Rispondere a questa domanda spetta al piccolo, si fa per dire, rover Curiosity. La missione è iniziata il 26 novembre 2011 con il lancio del rover dallo spazioporto della NASA di Cape Canaveral. Il viaggio è durato circa 8 mesi e si è concluso con l’atterraggio del rover sul pianeta rosso il 6 giugno 2012. Il rover è atterrato nei pressi del cratere Gale intorno al quale si muoverà per circa due anni terrestri alla ricerca della vita.

IL ROVER rover

Con una massa di ben 900 kg Curiosity è il più grande rover mai atterrato su Marte e anche quello con più strumenti a bordo, ben dieci. Ha una velocità massima di 90 metri all’ora ma si stima che si muoverà con una velocità media di 30 metri all’ora e che compirà in totale circa 6 km. Al contrario delle precedenti missioni Spirit ed Opportunity, il rover non è dotato di pannelli solari ma solo di una “batteria atomica” che produrrà energia per circa due anni terrestri limitando la missione alla durata della batteria, ma garantendo un costante approvvigionamento di energia anche in assenza di luce.

Andrea Incrocci 1D

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