Il Risorgimento – Le donne
PRIMI PASSI DELLE DONNE VERSO L’EMANCIPAZIONE
Durante gli anni del Risorgimento italiano sono state molte le donne che hanno preso attivamente parte alla costruzione dell’Unità d’Italia, affiancando ai grandi sforzi nella guerra le continue preoccupazioni per mariti e figli impegnati in lotte clandestine o guerre di liberazione. Nel corso dei moti del 1848 molte donne hanno preso parte ai combattimenti vestite da uomo o occupandosi di servizi di approvvigionamento alimentare o medico.
Il loro ruolo è stato fondamentale anche negli anni precedenti le guerre risorgimentali rafforzando la fede rivoluzionaria, rischiando spesso l’esilio o l’allontanamento dai figli.
Una delle donne che hanno scritto la storia del Risorgimento italiano è stata Anita Garibaldi.
Anita Garibaldi nasce il 30 agosto 1821 a Morrinhos, a Santa Catarina in Brasile.
Come terzogenita di dieci figli riceve un’istruzione elementare, è molto acuta e intelligente . Il padre Bento muore presto. Ana sposa Manuel Giuseppe all’ età di quattordici anni.
Nel 1839 Giuseppe Garibaldigiunge nella città di Laguna per conquistarla, dove Garibaldi e qui conosce Ana la quale, abbandonato il marito, decide di partire con lui, seguendolo nelle sue avventure. Nel 1847,cinque anni dopo il matrimonio, Anita e Garibaldi si trasferiscono in Italia. Anita diventa la moglie del generale Garibaldi, con il quale condividono gli stessi ideali rivoluzionari che deve guidare ltalia verso un sogno, ossia dell’unità nazionale. Nel 1849 i Garibaldini tentano di difendere eroicamente Roma dall’attacco del Papa Pio X, sostenuto dagli eserciti stranieri, ma a causa della forza preponderante dei nemici la Repubblica Romana cade in mano nemica dopo sole quattro settimane dalla sua nascita. Anita in quel momento si trova al fianco del marito e, dopo essersi tagliata i capelli e vestita da uomo, decide di combattere insieme a lui. Durante il viaggio, lasciata Roma alla volta di Venezia,la donna contrae la malaria e nonostante l’aiuto offerto dalla popolazione decise di continuare il viaggio, ma arrivata a Mandriole Anita Garibaldi muore il 4 agosto 1849.
Un’altra donna il cui ruolo è stato fondamentale per l’emancipazione della donna negli anni del Risorgimento è stata Anna Maria Mozzoni.
Anna Maria nasce a Milano nel 1837. Viene educata in un collegio per giovani nobili e studia in modo autonomo i testi classici e contemporanei, come degli illuministi, Giuseppe Mazzini e Giorge Sand, grazie alla quale si avvicina alla tematica femminista. Nel 1864 pubblica “La donna e i suoi rapporti sociali”, in cui afferma che lo Stato non può imporre alle cittadine solo doveri ma anche garantire diritti. Si impegna per riformare la didattica delle scuole e collabora con le riviste mazziniane e garibaldine. Si adopera per far nascere organizzazioni femministe in tutta l’Italia e porta avanti una lotta radicale per abolire la prostituzione da lei definita “indegna schiavitù”. Nel 1868 è tra le fondatrici della rivista “La Donna”. Nel 1881 fonda la lega promotrice degli interessi femminili, che sostiene la nascita del partito socialista con cui collabora senza aderirvi avendo visioni divergenti. Si esprime più volte a favore del diritto di voto nel 1877 e nel 1906, che aveva ancora una volta escluso le donne dal suffragio. Anna Maria, delusa, si ritira nella sua vita privata. La sua vita si spegne a 83 anni nel 1920.
Testimonianza: Donne che si distinguono al fianco degli uomini che accompagnano. Ma anche donne che lottano in prima persona. «Sbarcata con i Mille a Marsala, fu la generosa infermiera Rosalia della giornata di Calatafimi». Così una targa in via della Scala, a Firenze, ricorda Rose Montmasson, detta Rosalia nata a Saint-Jorioz il 12 gennaio 1823 e morta a Roma il 10 novembre 1904, stata una patriota italiana.
Nativa della Savoia, allora parte del Regno di Sardegna, fu moglie di Francesco Crispi ed è celebre quale unica partecipante femminile alla spedizione dei Mille, anche se in territorio siciliano i
garibaldini ebbero tra le proprie fila anche l’unica combattente donna, la veneta Antonia Masanello. Rosalia sarebbe morta povera e sola, abbandonata da un marito assorbito dalla sua ascesa politica.
autori: Koci Nicolas, Kompatscher Nina, Vettori Gabriel,
disegni di: Barbati Ruben
SITOGRAFIA:
(http://www.150anni-lanostrastoria.it/index.php/risorgimento-femminile)
https://it.wikipedia.org/wiki/Rosalia_Montmasson
https://biografieonline.it/biografia-anita-garibaldi