CIVILTÀ CATTOLICA
Tra le riviste di maggior diffusione spiccava, invece, la «Civiltà Cattolica», affidata dalla Santa Sede ai gesuiti e nata per essere una risposta alla crescente influenza del liberalismo: già nel 1850 toccava la notevolissima cifra di 7 mila abbonati.
Su sua esplicita richiesta la rivista fu pubblicata in italiano, e non in latino, come avrebbero voluto i superiori gesuiti.
L’idea che spinse Padre Curci (gesuita, teologo e convinto sostenitore della necessità del potere temporale alla Santa Sede) alla fondazione della rivista fu quella di difendere «la civiltà cattolica», minacciata dai nemici della Chiesa, in particolare dai liberali e dai massoni, che andavano ispirando molte linee portanti dell’Italia risorgimentale.